Innovare è fondamentale.
Spesso però si associa l'innovazione all'uso di determinati strumenti o tecniche. Così se si usano tablet e lim, coding, debate, cooperative, peer to peer e si allestisce una classe quattropuntozero si è innovativi, a prescindere.
Questo sottintende l'analogia: più risorse = più oggetti "nuovi" = scuola migliore.
Io credo che questo possa essere fuorviante e penso che dobbiamo scostarci un attimo dal dibattito per "ripulire" la mente da ogni oggetto o tecnica e partire da una domanda: per quale matematica?
Quale matematica e quale idea della matematica vogliamo costruire?
Quando questo ci è chiaro possiamo scegliere gli strumenti adatti.
Innovare quindi è un'azione che deve iniziare anzitutto da sé stessi.
E così innovare diventa alleggerire, semplificare, usare i migliori strumenti. E con un poco di fantasia e creatività capiamo che si può fare molto anche con quel che si ha.
Le idee creano oggetti e gli oggetti creano idee.
Per concretizzare un'idea e trasformarla in percorso si devono usare degli strumenti.
Spesso si devono creare apposta degli strumenti per realizzare un percorso di apprendimento.
A volte gli oggetti si "propongono" a noi come strumenti e ci suggerircono attività da fare
Non è raro aquistare un oggetto perchè ci suggerisce un percorso didattico.
Un insegnante aveva preso delle mollette al supermercato pensando gli potessero servire, magari per appendere dei cartellini con i numeri al filo, e giocarci scambiando i cartellini, nascondendoli, non mettendoli, o che altro non so. Le mollette poi non le aveva usate e le teneva lì ma sapeva che gli sarebbero servire.
Spesso le cose che abbiamo intorno possono essere usate per scopi differenti rispetto al loro uso comune.
Tutti abbiamo in classe una cattedra, che usiamo per posare libri, registro, borsa e oggetti vari. La cattedra ha anche dei cassetti che contengono varie cose che ci possono servire. E' il "nostro posto" nella classe. Possiamo anche sederci alla cattedra e chiamare, alla cattedra, un bambino, ad esempio per interrogarlo, o per correggere il suo compito, o ancora per spiegargli meglio qualcosa.
Ecco, io penso che quest'ultima funzione della cattedra, anche poco usata, possa essere quella che ci consente di innovare il nostro stile nel fare modificandolo in modo semplice. Usare la cattedra come un vero e proprio banco da lavoro, radunando intorno il nostro gruppo di bambini è una cosa semplice e molto utile. Le attività svolte al banco da lavoro infatti attivano attenzione, riflessione, partecipazione ed impegno maggiori rispetto a quelle fatte nel modo tradizionale.
In qualsiasi posto ci troviamo abbiamo a disposizione molti spazi che possiamo ripensare in funzione dell'attività didattica. Fuori dall'aula possiamo trovare corridoi e saloni magari con il pavimento a mattonelle, scalinate, pavimenti omogenei come quelli della palestra, cortili ... Spazi che possiamo, stando sempre attenti alla sicurezza dei bambini e nostra, utilizzare diversamente per una matematica, camminata, saltata, sperimentata anche con il corpo.
Così un pavimento può diventare un quadrettato di grandi dimensioni per svolgere varie a ttività e fare riflessioni e scoperte.
Un pavimento omogeneo può consentirci di imbastire attività di geometria molto efficaci ...
Un pavimento pulito è come un grande banco da lavoro, che ci permette di radunare i bambini intorno ad oggetti e strumenti per fare, riflettere e imparare.
Non serve spiegare le grandi possibilità che ci può dare un computer anche solo per la possibilità di esplorare il web, che è ricchissimo di risorse.
Ma il pc è anche una macchina che ci consente di creare schede da inserire nella nostra attività.
La scheda è uno strumento importante nell'attività didattica e ha la sua maggiore efficacia se è studiata e "costruita" per il contesto in cui lavoriamo.
Non ultima cosa, il pc o un altro strumento analogo ci consente di incontrare in tempo reale uno o più bambini e svolgere attività on line. Tale attività certo non può sostituire per molti motivi l'attività in aula, ma è anch'essa attività in presenza e in determinate emergenze, come abbiamo avuto modo di verificarenel periodo di chiusura delle scuole per la pandemia, è molto utile.
I cartelloni sono uno strumento usatissimo nelle nostre classi. Essi possono e supportare l’attività didattica in modo efficace se fatti in un certo modo.
Prima di tutto possono accompagnare l’apprendimento se li costruiamo assieme ai bambini; li possiamo costruire anche un poco per volta in parallelo
all'apprendimento;
poi diventano sintesi di un percorso nel momento in cui li appendiamo al muro;
in seguito li possiamo usare per riprendere determinati concetti e in questo ha senso farlo solo se li abbiamo costruiti assieme ai bambini;
solo così infatti possono richiamare nella loro mente significati e percorsi.
Ci sono oggetti che ci suggeriscono attività più di altri.
E' il caso dei cartellini dei numeri. Essi sono facilissimi da costruire, a mano assieme ai bambini oppure usando pc, stampante e una plastificatrice e consentono davvero tantissime attività anche ad elevata efficacia didattica e cosentono davvero tantissime attività anche ad elevata efficacia didattica
Possono essere molto efficaci per lavorare sulla lettura del numero, sul valore posizionale delle cifre e tanto altro.
Essi consentono inoltre di svolgere attività differenziata e a vari livelli nella stesso gruppo classe e nello stesso tempo.
Come i cartellini anche i gettoni ci suggeriscono molte attività interessanti e utili da proporre ai bambini
Li possiamo anche costruire noi e li possiamo usare per costruire numeri, per il calcolo mentale e per diverse attività ad alta densità cognitiva e divertenti
Altri oggetti semplicissimi da costruire e da usare ma che danno una elevata efficacia all'azione didattica e all'apprendimento sono i bollini.
Immaginiamo di creare bollini piccoli e grandi, bianchi e rossi e di dare ai bollini bianchi il valore di uno, mentre a quelli rossi il valore di dieci: non li potremmo usare per costruire numeri e per rinforzare il concetto di decina e unità?
E se costruiamo anche bollini di un altro colore cui dare un diverso valore?
E se invece che con i bollini vogliamo giocare, perché di questo si tratta, anche con le forme: rettangolo, quadrato, cerchio ... cui dare diverso valore?
E se ...? Proviamo ad immaginare!
Un altro oggetto di uso comune che si può usare per molte attività è il metro. Detto in altro modo: quella linea con i numeri scritti da 0 a 100, divisa in dieci parti, in cento parti e in mille parti ...
uesta striscia che possiamo reperire facilemente in molti negozi di bricolage può essere:
una linea dei numeri 0 - 100 e oltre ...
una linea su cui disporre frazioni decimali e quindi numeri decimali ...
e che altro? ...
Ci sono altri oggetti di uso comune, che fanno parte del vissuto dei bambini e che troviamo fuori dall’ambiente scolastico come la squadra da falegname, il distanziatore, il calibro, la livella laser, la bilancia elettronica ecc ... Tali strumenti creano curiosità e anche stupore, si possono usare per attività ad alta resa didattica e per aggiornare la proposta. Li possiamo reperire anche chiedendoli a qualche genitore che lo usa per il proprio lavoro.
La squadra la usano muratori, falegnami, carpentieri, fabbri e può aiutarci a rinforzare il concetto di angolo retto.
Una volta conosciuto e usato il metro, il distanziatore laser, usato da molti, ci permette di svolgere attività altamente significative e di alzare il livello della proposta, facilmente e per tutti.
Altri strumenti facilmente reperibili sono il calibro, la bilancia elettronica, la livella laser ...
Questa è solo una parte degli strumenti che possiamo usare. Molti altri ancora se ne trovano e se ne possono creare.
Un esercizio molto utile, per esercitare la creatività e per inventare attività nuove, è quello di prendere uno di questi oggetti e porci delle domande:
"a che cosa mi potrebbe servire? Come lo posso usare con i bambini? Quali attività potrei fare con questo? ...
E quando li si porta a scuola suscitare domande: "cos'è ... a cosa serve ... come funziona?"
Il tutto per una matematica efficace, sperimentata, giocata, vissuta, che suscita curiosità.